mercoledì 27 marzo 2013

Finalmente!








Finalmente, è proprio il caso di dirlo, ho terminato qualcuno dei miei lavori. Dopo mesi e mesi il mio abitino azzurro ha visto la luce, anche grazie a mia mamma che, più o meno volontariamente, lo ha assemblato, forse perchè non sopportava più di sentire le mie lamentele in proposito.
E' stata una vera odissea, perchè ho sbagliato più volte, ho dovuto disfare, con conseguenti crisi isteriche  che immagino molte di voi conoscano, ma alla fine ce l'ho fatta e sono rimasta anche soddistatta del risultato finale.
Nel frattempo ho preparato anche uno scaldacollo bello ampio e abbondante e, con la poca lana che ho avanzato, ne ho ricavato anche uno piccolo per Luca,  che sembra gradire il genere.
In realtà con tutte queste cose  pensavo di essere arrivata decisamente fuori tempo massimo per la stagione in corso, ma, viste le temperature attuali, mi sa che faccio ancora in tempo ad utilizzare tutto...

lunedì 18 marzo 2013

Neve di marzo.





Nonostante siamo alle soglie della primavera ieri pomeriggio è nevicato, come pure tutta la notte scorsa e questa mattina, per cui, vista la distanza e l'ubicazione particolarmente scomoda dell'ufficio, mi sono concessa un giorno di ferie fuori programma e sono rimasta a casa.
Essendomi alzata comunque molto presto per controllare la situazione meteo avevo del tempo a disposizione e l'ho sfruttato al meglio: ho sistemato le stanze con calma, steso il bucato e ritirato la biancheria stirata con dei ritmi da cristiana e ho perfino cucinato alcune cose! Questo di per sè è un vero e proprio evento, dato che, come non perdo mai occasione di far notare, non amo affatto cucinare e lascio sempre che lo faccia mio   
marito, attirandomi l'ira funesta di mia suocera ormai da oltre vent'anni, ma questa mattina evidentemente ero dell'umore giusto, perchè l'ho fatto con piacere e non per obbligo come mi succede normalmente.
Nel pomeriggio poi mi sono preparata alcuni lavoretti da assemblare prossimamente con la macchina da cucire e sono giunta alla conclusione che io sono nata assolutamente nell'epoca sbagliata. Sì, perchè la mia vera vocazione sarebbe stata quella della casalinga e non lo dico perchè lo faccio a tempo pieno solo una volta ogni tanto, ma ne sono fermamente convinta.
Io amo prendermi cura della mia casa, del mio giardino e della mia famiglia e, col passare degli anni, il fatto di non poterlo mai fare come vorrei mi pesa sempre di più, ma quando azzardo pubblicamente questo punto di vista nel 90% dei casi mi sento rispondere dagli uomini che "dal momento che noi donne abbiamo voluto lavorare, adesso non è il caso che ci lamentiamo" e dalle donne che "sarebbe impensabile rinunciare alla propria indipendenza".
Premesso che rispetto tutte queste opinioni, per quanto riguarda me personalmente io lavoro perchè non ne posso fare a meno e non mi sento così indipendente quando devo correre come una pazza dal mattino alla sera per far quadrare orari, impegni e quant'altro e arrivo all'ora di cena letteralmente stremata.
Non è come nei libri e nei film, dove le donne hanno sempre dei lavori che le entusiasmano, con orari ottimali e stipendi che permettono loro di avere magari anche un aiuto nelle faccende di casa, la realtà è tutta un'altra cosa!
Visto che comunque non si può cambiare lo stato delle cose e soprattutto, visti i tempi, bisogna essere grati di avere un lavoro, ben venga una giornata di neve a marzo!



martedì 12 marzo 2013

Trilussa



LA NINNA NANNA DE LA GUERRA
(1914)
 Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

Sto vedendo la fiction trasmessa da Rai 1 che racconta la storia di questo poeta che ho sempre amato tantissimo, fin da piccola, quando imparavo alcune sue piccole filastrocche a scuola.
Mi è tornata alla mente questa poesia, che  sta per compiete cent'anni, ma che mi sembra universale, adatta ad ogni epoca, più che mai alla nostra direi...

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo

 
 
 


Desidero fare gli auguri a tutte le donne e auspico davvero che chi ci sta intorno, olte che regalarci la mimosa, che pure fa piacere, ci rispetti e abbia la giusta considerazione per noi, per il nostro lavoro domestico e non e, perchè no, anche per le nostre paturnie.
Aggiungerei che sarebbe carino che i nostri stipendi, a parità di incarichi, fossero uguali a quelli degli uomini e  magari che non fossimo sempre guardate con sufficienza quando diciamo che vorremmo più tempo, non tanto per noi quanto per i nostri figli o per i nostri genitori anziani e ci sentiamo in colpa per queste carenze.
Il massimo poi sarebbe che non dovessimo più sentire storie di donne maltrattate, picchiate o peggio dai loro compagni o addirittura dai loro familiari.
In questo momento specifico, in cui come avete potuto vedere la mia vena è particolarmente polemica, tengo a precisare che questi pensieri sono rivolti solo ed esclusivamente alle donne che meritano di essere definite tali e a nessuna olgettina, igienista dentale, nipote di Mubarak e quant' altro di simile vi venga in mente.
Un grosso abbraccio a tutte voi!