domenica 11 settembre 2011

L'estate sta finendo...




Così  cantavano i Righeira nei mitici anni ottanta e anche quest'anno ci siamo. L'ho già detto più volte e lo ribadisco: il mio capodanno personale è questo, vuoi per il tempo scandito dagli anni scolastici, vuoi non lo so nemmeno io il perchè, ma è così fin da quando ero bambina e tale è rimasto.
Quest'anno poi il clima è davvero particolare: per la prima volta dopo tanti anni non ci sarà un primo giorno di scuola, il liceo è finito e domani non ci sarà il solito rito che si è ripetuto per 13 anni e, se da un lato ne sono sollevata, dall'altro sono un po' in ansia per le incognite che si prospettano per il futuro, nell'attesa di conoscere i risultati dei test di ammissione all'università fatti nei giorni scorsi.
Vogliamo aggiungere la precarietà del lavoro, che aumenta col passare del tempo e la totale mancanza di certezze che questo comporta?
Così, dopo una notte trascorsa non proprio insonne ma quasi (cosa per me assolutamente rarissima, ma che ultimamente si ripete un po' troppo spesso) eccomi qui a sorseggiare un cappuccino istantaneo perchè nessuno di noi si è ricordato di comprare il latte e a pensare se sia meglio stirare e far scendere la montagna di roba che mi guarda o armarmi di aspirapolvere e straccio e sistemare le stanze.
Nel dubbio gironzolo sul web, ma non credo che sia la soluzione...
Io sono sempre stata ottimista per natura, ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno e non mi sono mai lasciata andare allo sconforto, ma in questi giorni sono davvero un po' giù di morale, piuttosto inconcludente e decisamente poco attiva e non mi piaccio per niente.
Be', è un momento così, può capitare, già condividerlo in parte aiuta. Infatti, dopo questa antipatica serie di lamentele domenicali, è proprio giunto il momento di mettermi a combinare qualcosa!

7 commenti:

mida.f3 ha detto...

Ciao, ti capisco, ci sono passata!
Vedrai che passerà anche questa e poi credo che il tuo Luca saprà farsi valere e raggiungerà il traguardo che si prefigge... l'ansia la proviamo solo noi, perché è una strada che abbiamo percorso, i nostri figli la percorrono con aspettativa completamente diversa, lasciagliela percorrere come meglio crede.
Un'abbraccio, Milena d

Unknown ha detto...

A chi lo dici!!!! anch'io ho la testa sempre piena di pensieri....poi se riguardano i nostri figli..il mio quest'anno finirà le medie e per me già comincia il pensiero di che superiori fargli fare!!! con tutte queste "belle" aspettative che offre il nostro paese!!! è meglio non parlarne...certo che ti tiro su il morale io..vero??? Per quanto riguarda le piastrelle io le ho dovute disfare non si sa quante volte per capire il modo per farle uguali!!! ne avrei fatte almeno il triplo!!! cmq ho scelto io la misura e mi baso su quella perchè non vengono tutte uguali!!!! e poi il caldo non aiuta...ok basta con le ciance!!! e poi pure di domenica...un abbraccio e spero passi anche per te questo periodo un pò giù...Antonella

Gisella ha detto...

Carissima quanto ti capisco!!! Simone ha intrapreso il cammino universitario l'anno scorso e adesso inizierà il secondo anno. Io sono sfiduciata al massimo e credo davvero che tutti i soldi che si stanno spendendo siano completamente buttati. Serviranno a lui per il suo bagaglio culturale personale ma non credo per il suo futuro lavorativo...purtroppo!!! Un abbraccio Gisella

Titti ha detto...

Il mio giovincello invece comincia domani la 3° media,per quest'anno sarò ancora abbastanza tranquilla, l'anno prossimo si vedrà!

carmen ha detto...

Ciao cara, i momenti difficili ogni tanto fanno capolino nella nostra vita..l'importante è che non ci facciamo travolgere, prima o poi passano, non abbatterti..ti sono vicina! Io ho due figli adulti e con la precarietà del lavoro ci facciamo i conti spesso..speriamo che la situazione migliori, un grande abbraccio!!
Carmen

Creativando ha detto...

Quanti pensieri... e quante notti insonni!!! Ogni tanto ci sono questi periodi...un po' così...pieni di incertezze e di apprensione per il futuro, per il lavoro, per i figli... ma non devi mai smettere di vedere il bicchiere mezzo pieno... Ti sono vicina (non immagini quanto) e ti abbraccio forte forte!!!
A presto!
Rita

Quattrocrocette ha detto...

Sai anche per me settembre, o meglio l'inizio della scuola, sono un po' il capodanno, è da qui che partono i miei tempi e i miei progetti.
Per il resto, forza e coraggio, sono momenti che capitano un po' a tutte noi mamme quando i nostri figli affrontano le tappe della vita. Del resto se non ci preoccupiamo noi "mamme" chi lo dovrebbe fare?
Un abbraccio
Margherita