domenica 26 febbraio 2012

Cimeli di famiglia.

Siamo passati da -20 a +20 gradi di temperatura, non ci si crede! Oggi è una giornata davvero primaverile, non so so potrà durare, ma intanto godiamocela, poi si vedrà.
Con l'arrivo delle prime belle giornate, soprattutto dopo un inverno così rigido, i miei buoni propositi riguardo ciò che vorrei fare in casa si moltiplicano: tinteggiatura, pulizie, azzardo perfino  qualche spostamento di mobili, con grande ansia di chi mi sta intorno. Poi non è che sia così brava a mettere in pratica il tutto, infatti ho cominciato in maniera decisamente "soft", riordinando i cassetti di un mobile in mansarda.
Sai che sforzo, si dirà, il che è vero, ma con l'occasione ho riesumato questi due pezzi da museo, ovvero due centrini ricamati niente meno che da mia mamma quando era bambina. 





La tela è molto consumata, non è che se ne possa fare chissà quale utilizzo, ma sicuramente li conservo con affetto, evidentemente il dna non mente...e per restare in tema di "reperti storici" mi piace l'idea di abbinare al tutto le tazze della mia bisnonna.


Il servizio ha più di cento anni, infatti mi sono rimaste solo tazze e  piattini senza altri accessori e oggi, vista l'atmosfera un po' nostalgica, le abbiamo usate per il caffè.
Vi auguro una buona settimana, possibilmente all'insegna del bel tempo!

lunedì 20 febbraio 2012

Segnalibro superveloce.





Il mio amore per i gatti è noto e quando ho visto questo schema su Casamia in Italia non ho resistito e ho dovuto ricamarlo al volo e, per una volta, l'ho anche assemblato al volo, ricavandone un segnalibro.
Ho rivestito due sagome di cartone, fissando il tessuto con la colla a caldo e, sempre con la stessa colla, li ho uniti insieme, coprendo i bordi con la classica serpentina.
Con questo gattino a tenermi compagnia leggere sarà ancora più piacevole.

sabato 18 febbraio 2012

Avanzamento sal...e un po' di soddisfazione!








Ecco qui le nuove tappe dei due sal ai quali partecipo. Le mie foto non sono mai un granchè, ma vi assicuro che i ricami "dal vivo" rendono meglio.
Curiosando tra i vari blog delle partecipanti ho ammirato diverse versioni dei lavori e ancora una volta ripeto che mi piace un sacco vedere le diverse interpretazioni che ognuna di noi dà dello stesso ricamo.
E ora permettetemi una piccola divazione da mamma: nei giorni scorsi Luca ha sostenuto il suo primo esame universitario. Ha voluto cominciare con matematica, che è sempre stata la sua croce al liceo, più che altro perchè aveva messo in preventivo di darlo una decina di volte (grande fiducia in se stesso...) e lo ha superato brillantemente al primo tentativo. Lo so che non è niente di eccezionale, sono cose che fanno un sacco di ragazzi ogni giorno, ma io in questo particolare caso sono stata veramente molto orgogliosa.
Buon week end!

domenica 12 febbraio 2012

Abito corto o maglione lungo?


Non lo so, fate voi, si presta a entrambe le interpretazioni. In ogni caso è quanto ho realizzato con della lana "multicolor" acquistata in saldo al termine dello scorso inverno. E' veramente molto morbida e veloce da lavorare ed ha una resa incredibile, infatti me ne sono rimasti un paio di gomitoli che mi sa tanto finiranno in una delle mie innumerevoli coperte fatte con lana avanzata e riciclata.
Oggi sono stata una veramente brava, nel senso che mi sono imposta di non mettere assolutamente mano al cestino da lavoro, ma ho usato solo stracci e aspirapolvere, non potevo mica continuare a raccontarmi che tanto, visto il brutto tempo, non valeva la pena di fare le pulizie!
Inoltre sono perfino riuscita a fare la spesa insieme al consorte senza litigare nemmeno una volta! Sì, perchè noi al supermercato non è che ci sopportiamo troppo, abbiamo proprio due diverse concezioni del modo di acquistare: io in tutta fretta, senza neanche passare per le corsie dove penso non mi serva niente e lui ad esaminare con meticolosità incredibile ogni cosa, perchè "non si sa mai", per cui non ci andiamo quasi mai insieme. Comunque a quanto pare oggi eravamo abbastanza in sintonia e ce la siamo cavata bene.
Purtroppo il week end è volato e siamo già in atmosfera da lunedì, buona settimana a tutte, sperando che freddo e neve ci diano un po' di tregua.





martedì 7 febbraio 2012

Ma andate a lavorare!



Lo so, ne ha già parlato chiunque, le polemiche imperversano, sicuramente non sono originale, ma proprio non riesco a tacere, sono veramente troppo imbufalita!
Io non posso accettare che mi si dica che sono antica, che si cerchi di farmi sentire un'emerita sfigata se desidero avere la certezza di un lavoro e di uno stipendio, perchè adesso abbiamo scoperto che è MONOTONO!!!!! E' vero, fare le stesse cose ogni giorno, recarsi nello stesso posto, ripetere gli stessi gesti, per uno stipendio di quelli che prendiamo noi comuni mortali, può veramente essere una noia, ma guarda un po', abbiamo le bollette da pagare, la spesa da fare,  i figli che studiano e tutta una serie di altre esigenze quotidiane che tutti questi sputasentenze che pretendono di governarci neanche sanno dove stanno di casa.
Ci dicono che dovremmo essere  più disposti alla flessibilità...io mi sto apprestando a concludere il terzo anno consecutivo di contratto di solidarietà, il che significa che da tre anni lavoro un giorno in meno a settimana, con ovvia riduzione di stipendio, maturazione ferie e T.F.R. e mio marito è un precario della scuola da 12 anni, ho perso il conto delle sedi che ha cambiato, ma so con esattezza che, ogni volta che avrebbe dovuto essere immesso in ruolo, c'è stato un taglio degli organici nella nostra provincia che ha reso impossibile la cosa. Avremmo dovuto forse essere più flessibili di così?
Vorrei che fosse chiaro che alla maggior parte degli italiani più che il posto fisso interesserebbe il posto e basta, perchè non è che pretendiamo necessariamente di stare seduti sulla stessa sedia per tutta la vita (ambizione molto cara ai politici, che mi sembra che al loro posto fisso siano molto affezionati), ma vorremmo avere la possibilità ad esempio di accedere al credito, cosa per la quale, meraviglia delle meraviglie, è richiesta una busta paga senza scadenza.
Siamo disposti a cambiare sede, a rinunciare alle abitudini quotidiane, ma non ci è proprio possibile rinunciare alla continuità retributiva, perchè non  credo davvero che, nei periodi che amano definire  di flessibilità e che io invece chiamo di dicoccupazione, nessuno di loro ci inviti a pranzo o ci paghi la spesa al supermercato perchè forse nessuno di loro lo sa, ma abbiamo questo maledetto vizio di mangiare tutti i giorni!
Io li inviterei tanto, ma proprio tutti quanti,  qualsiasi ruolo istituzionale ricoprano e di qualunque corrente siano, a collegare il cervello prima di aprire le bocche, perchè loro  sono pagati con i soldi dei nostri lavori squallidi e monotoni e io non credo assolutamente che noi italiani ci meritiamo di essere così  presi in giro e soprattutto trattati come se fossimo dei perfetti cretini, siamo semplicemente stati troppo pazienti. 
Chiedo scusa per la digressione, ma stasera non avevo voglia di parlare di crocette, uncinetto e quant'altro e questo mio piccolo spazio virtuale mi è stato di aiuto a sfogare un po' di rabbia, perchè, oltre agli hobbies, ogni tanto ci sta anche quella.