Rovistando a casa di mia mamma ho
trovato questi centri, che a prima vista non avevano un gran bell’aspetto a
causa della loro lunga permanenza in fondo ad un cassetto, ma opportunamente
stirati, con la giusta dose di appretto, hanno riacquistato il loro antico
splendore.
Questo è stato ricamato a
intaglio da mia nonna, ormai quasi un secolo fa, nel pieno degli anni ’20
e ciò che mi impressiona maggiormente è
il pensiero che questo lavoro certosino veniva svolto per lo più di sera, senza
luce elettrica, ma con il solo ausilio di un lume a petrolio.
Questo invece è stato realizzato poco
dopo dalla sorella di mia nonna, che amava ricamare con la macchina da cucire.
Possedeva una Singer che all’epoca era decisamente all’avanguardia, credo
fossero le prime macchine in grado di eseguire questo tipo di lavori.
Io, che sono decisamente
nostalgica per natura, rimango sempre incantata davanti a queste cose,
indubbiamente per la loro bellezza, ma anche e soprattutto per il valore
affettivo che rivestono.
Per inciso la zia che ricamava a
macchina è ancora con noi ed ha la bellezza di 97 anni!!!
5 commenti:
bei lavori davvero....se poi legati ad un ricordo così caro...sono ancora più preziosi!
bacioni
Sono veramente belli questi centri! Anche io domando come facessero aricamare così bene quai al buio: non credo proprio chr avessero il tempo durante il giorno!
Notte, mery
Questi si che sono dei piccoli tesori, hai fatto bene a portarli alla luce, ciao M.Grazia
pretty nice blog, following :)
Con un pochino di ritardo...AUGURI!!!
Un abbraccio
Letizia
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