
Questa foto è stata scattata niente meno che da un giapponese, a riprova del fatto che non è del tutto vero che sono così bravi un questa disciplina, ma insomma...vediamo di accontentarci.
In questi ultimi giorni io e
Nadia siamo piene di iniziative, evidentemente l'autunno ci stimola, infatti abbiamo deciso di andare a farci un giro a Milano, visto che da noi in poco più di un'ora di treno ci si arriva. Così, piene di voglia di andare per negozi, anche senza avere nulla di particolare da acquistare, solo per gironzolare un po', ci è venuta la folgorazione: perchè non proviamo a chiamare
Simona? Magari è libera, magari possiamo provare a incontrarci. Ci conosciamo solo virtualmente, potrebbe essere un'occasione per vederci finalmente di persona.
Detto fatto, Simona ci dice che anche lei deve andare in centro e che è felicissima di incontrarsi con noi. Allora è un classico: dove potremmo trovarci se non in Piazza del Duomo? Arriviamo con la metro e finalmente eccoci tutte insieme!
Dopo un primo momento di confusione per decidere come organizzarci, siamo partite tutte baldanzose per la nostra passeggiata. Abbiamo camminato a lungo, senza una meta precisa, solo per il piacere di andare spasso, siamo andate a pranzo e, ovviamente, abbiamo parlato tantissimo e di tutto, al punto che ci sarebbe voluto un semaforo per gestire la nostra conversazione.
E' stata una giornata bellissima, trascorsa in un lampo, tra chiacchiere e risate, come se ci conoscessimo da sempre. Be', sì, in effetti io e Nadia ci conosciamo da sempre, ma è stato lo stesso con Simona, che è stata di una simpatia unica.
Ascoltando loro due, che sono bravissime in cucina, che si confrontavano sulle squisitezze che preparano, mi sono sentita un po' una ciofeca, ma è risaputo che io in cucina sono una frana...non è una novita!
In un batter d'occhio è venuto il momento di tornare a casa, le ore sono letteralmente volate e siamo andate a prendere il treno per il ritorno. Ecco, il treno: unica nota negativa della giornata. Al di là del fatto che la temperatura sarà stata sui 35 gradi e c'era da morire di caldo, ogni volta che ci salgo non posso fare a meno di provare un moto di rabbia intensa nel vedere come sono maltrattati questi mezzi. Come può un paese che vuole definirsi civile ridurre in un tale stato di sporcizia e incuria un bene che è di tutti e di cui tutti devono poter usufruire senza disagio?
Evidentemente chi riduce le carrozze in questo stato non ci fa caso e gli sta bene così, ma c'è anche chi si serve del mezzo pubblico in maniera civile e vorrebbe trovarlo in condizioni decenti.
Va be, scusate, questa è solo una parentesi, che senz'altro non ha sminuito la bellezza di questo incontro, che è stato sicuramente un'esperienza splendida, da ripetersi assolutamente!
P.S. Giustamente mi avete fatto notare che non ho specificato le singole identità nella foto...sono stordita, che ci volete fare? In ogni modo io sono al centro, alla mia destra Nadia e alla sinistra Simona!