Esattamente 17 anni fa la mia città si presentava così. Anche allora era domenica, pioveva e l'esondazione del fiume Tanaro provocò una vera tragedia.
Dopo quanto è accaduto in Liguria negli ultimi giorni, ad Alessandria è esondata la Bormida. Non è stato grave come allora, ma nel giorno dell'anniversario di quel terribile evento non possiamo fare a meno di essere tutti in ansia. Domani le scuole rimarranno chiuse e l'umore non è sicuramente dei migliori, anche perchè le notizie danno nuovamente il Tanaro a rischio e il pensiero inevitabilmente va a quanto accaduto allora.
Non è che la polemica sulla pulizia dei letti dei fiumi, piuttosto che sull'eccessiva cementificazione serva a qualcosa, ma non posso fare a meno di chiedermi se non sarebbe il caso di cambiare atteggiamento, perchè tanto la natura fa il suo corso e si riprende sempre ciò che le viene tolto.
Infatti guardate, dopo il disastro del '94, cosa siamo stati capaci di fare, causando, tra ieri e oggi, qualcosa di molto simile ad allora.
Agosto 2007, area golenale della Bormida ad Alessandria, artificiosamente innalzata di parecchi metri con poderosi terrapieni per costruire il nuovo quartiere Alessandria 2000. Oggi il fiume in parte se la riprende e, non trovando spazio, andrà a far danni più a valle. Sono interventi come questo a determinare i disastri cui assistiamo sempre più frequentemente, ma a quanto pare non sappiamo proprio trarre lezione da nulla.
Scusate lo sfogo, ma chi ha perso la casa o come, nel caso di mio marito 17 anni fa, l'attività lavorativa, non è facile accettare tutto questo.